
Un’oasi di benessere al Castello di Miradolo
Oggi mi sono svegliata con il desiderio di scoprire qualcosa di nuovo, di dedicare a me stessa del tempo di qualità. Tutto ciò di cui ho bisogno: tempo, aria, tranquillità. Mi rendo conto di avere tutta la giornata davanti a me e voglio approfittare di questa chance per esplorare meglio le bellezze paesaggistiche e artistiche che ci sono attorno al paese dove sono nata e che, involontariamente, non ho mai apprezzato così come in questo preciso momento storico. Sempre troppo focalizzata altrove, non mi ero mai resa conto di quanta bellezza abbiamo a portata di mano.
Decido quindi di andare a visitare un’antica residenza storica, di cui tanto avevo sentito parlare, il Castello di Miradolo.
Per chi non ne fosse a conoscenza, il Castello di Miradolo si trova a San Secondo di Pinerolo, all’imbocco della Valle Chisone e non lontano da Torino. Il Castello è facilmente raggiungibile in tre quarti d’ora prendendo l’autostrada che collega Torino a Pinerolo.
Il Castello, un’affascinante dimora di origini settecentesche, è circondato da un meraviglioso parco che regala grandi scoperte e che si è rivelato essere la location perfetta per trascorrere questa giornata di riflessione nel verde.
Entrando dall’ingresso pedonale del parco, vengo subito colpita dal silenzio che qua fa da padrone. In pochi minuti riesco a dimenticare il frastuono del traffico e mi immergo nei suoni e nei profumi della natura. Sento il canto degli uccelli, il ronzio degli insetti e il fruscio delle foglie, respiro profumi di fiori e di bosco.
Entusiasta dell’immersione in questo contesto così inusuale ma decisamente arricchente, decido di seguire il percorso primavera. Il percorso tocca tutti i luoghi più caratteristici del parco, a partire dalla radura dei tassodi, il grande faggio e poco più avanti la maestosa sequoia che mi fa riflettere su quanto sia forte la natura e il suo perpetuo rinnovarsi.
Proseguendo la camminata, giungo nella zona che mi ha affascinata di più: il bosco di bambù. Un vero labirinto di canne di bambù, circondato dai ruscelli che con il loro rilassante gorgoglio mi trasmettono una sensazione di pace e tranquillità. A rendere il tutto più suggestivo la luce soffusa che filtra dalle canne: una sospensione tra sogno e realtà.
Ritorno al presente e procedo nel scoprire tutte le meraviglie del parco. Il viale delle ortensie, il faggio rosso e il Ginkgo Biloba, maestoso esemplare centenario, i cui estratti si caratterizzano per le svariate proprietà terapeutiche.
La Fondazione Cosso
Terminata la passeggiata nel parco, mi dirigo verso la caffetteria interna al Castello per concedermi un buon caffè e ritrovare la giusta energia prima di proseguire la visita. Sono venuta a conoscenza che il Castello ospita un evento espositivo sui momenti più importanti e le opere più rappresentative di Oliviero Toscani, un artista che mi ha sempre incuriosito. Decido quindi di approfittarne, considerato che una parte della mostra si trova all’esterno (attraverso installazioni artistiche immerse nel verde). Un concept molto innovativo che rientra nei progetti espositivi realizzati dalla Fondazione Cosso. Dal 2008 la Fondazione è attiva per salvare il complesso dall’abbandono, attraverso un progetto di recupero finalizzato a rendere la struttura un vero e proprio riferimento culturale per il territorio.
Insomma, una giornata nel verde, nell’arte, nella bellezza. Una giornata che molto probabilmente ripeterò in occasione dei cinema nel parco organizzati dalla Fondazione per il mese di luglio. Mi sembrano un’ottima occasione per trascorrere qualche serata sotto le stelle in compagnia degli amici (e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza).
Il potere della natura
Dopo un periodo come quello che abbiamo trascorso dove ansia, paura, tristezza, fragilità erano all’ordine del giorno, credo che ognuno di noi abbia il diritto di ritrovare un po’ di serenità. Potremmo ripartire da ciò che la natura ci mette a disposizione e a cui probabilmente non abbiamo mai dato troppo valore. Le famose piccole cose della vita: una passeggiata in un bosco, quattro chiacchere con un buon amico in un prato profumato, i profumi e i suoni della natura, del tempo passato ad osservare un’opera d’arte e a stupirci delle sensazioni che questa suscita in noi. Circondiamoci di ciò che appaga il nostro sguardo e il nostro cuore e torniamo a stupirci ad apprezzare le piccole cose che la vita ci regala. Una vera esplosione di serotonina che ci permetterà di affrontare i mesi a venire con più fiducia e serenità.
Per qualsiasi dubbio o curiosità, scrivetemi, sarò felice di potervi consigliare! #coupdecoeur_narrazioni
Il boschetto di bambù
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